mercoledì 26 dicembre 2012

#14: Merry Christmas

Non è un miraggio!
Sono davvero io che scrivo!
Che ci crediate o no, sto davvero scrivendo un post natalizio, con alcune incursioni sentimentali.

Direi di partire da quelle così ce le togliamo dalle balle, che ne dite?
Allora, ho riletto il post #13 e mi sembravo terribilmente triste.
NON LO SONO.
Sono felicissima qua, non voglio tornare a casa, più che altro per la scuola, ma sto davvero bene.
Adesso so che appena passato Winter Break il tempo trascorrerà in un battito di ciglia. Anche Michelle mi ha avvisata. E citando il fellow Weppino Davide (o Alessandro? Non ricordo), se fino adesso è stata una salita, spesso faticosa, ormai non rimane che la discesa.
Quindi niente, riassicuro i miei lettori invisibili che non si sono minimamente preoccupati per me che sto bene, ed è stato uno dei Natali più belli di sempre.

Detto ciò, possiamo dedicarci completamente all'oggetto del post: CHRISTMAS ♥
Direi di iniziare da venerdì: a scuola è stato okay, insomma ho fatto il quiz di Pre-Calc che è andato una merda (trigonometria è, per dirla alla romana, la peggio cosa), ho fatto un test di Fisica che-dio-mi-aiuti e per la prima volta mi è mancata la Manza.
Ogni tanto mi manca avere una classe, sinceramente. Quelle persone che anche se certe volte non sopporti vedi tutti sei giorni alla settimana e 8 ore al giorno, comunque dopo un po' diventano una specie di casa, qualcuno che sai no matter what sarà lì a sostenerti nelle lotte scolastiche quotidiane.
Venerdì mi è mancato, però, in particolare, il festeggiamento natalizio.
Quel sabato mattina di dicembre, dove fuori fa freddo.
Quel sabato mattina dove lasci casa con il sacchetto dell'Esselunga, pieno zeppo di Panettone, Pandoro o qualsiasi altra cosa.
Quel sabato mattina in cui lo zaino è praticamente vuoto e lo porti solo per metterci dentro le casse per l'iPod e la macchina fotografica.
Quel sabato mattina in cui non fai nulla, ma ridi e scherzi e ti diverti e mangi con i tuoi amici, girovagando per i corridoi, togliendo un po' di lavoro a Babbo Natale e facendo auguri a destra e manca.
Quel sabato mattina di lectio brevis, quando alle 11.30 si esce da scuola e si corre felici verso le macchine dei genitori o la fermata della metro.
Quindi, ecco, mi è mancato festeggiare a scuola, ma è stata comunque una bella giornata perché in Pre-Calc abbiamo ordinato la pizza da Hungry Howie's e l'abbiamo mangiata seduti per terra, e poi abbiamo giocato a Never Ever Ever. Ho vinto, ma non sono certa se considerarla o meno una bella cosa.
Pomeriggio sciallo, messo a posto la camera e altro (Quincy mi ha preso delle lenzuola rosse morbidissime **) e poi alle 9 tutti in stazione per recuperare Grandma (la mamma di Quincy) e nipoti, Raeanne (letto Rey-ann) e Brienna.
Sabato giornatona al mall per gli ultimi acquisti di Natale: Grandma voleva farmi un regalo quindi da Kohl's mi ha preso un paio di jeans neri ♥ pranzo da Philly Cheese Steak (amore) e dopo qualche ultima tappa qua e là tra Macy's e altri posti, si torna a casa.
Domenica è stata una delle giornate MIGLIORI DI SEMPRE: io, Michelle, Grandma, Eastyn e Chayce abbiamo passato tutto il giorno in pigiama a guardare film di Natale e non; abbiamo guardato, non necessariamente in quest'ordine, The Wizard of Oz, Miracle on 34th Street, Willy Wonka and the Chocolate Factory, How The Grinch Stole Christmas, The Polar Express, The Santa Clause 1&2 e  Mickey's A Christmas Carol. Mi pare. Poi forse erano di più. Fatto sta che BEST. SUNDAY. EVER.
Per cena abbiamo mangiato un maiale buonissimo, con le patate dolci che poi sono la fine del mondo *^* Dopo cena abbiamo giocato a Pictionary e la squadra composta da Isaiah, Grandma, Raeanne e me ha vinto, in un testa a testa durato ben due ore. Fiera di comunicare che il disegno della vittoria era mio #soproud (Twitter docet).
Lunedì, ovvero Christmas Eve, abbiamo cucinato per la cena - ebbene sì, abbiamo festeggiato Natale ieri perché oggi Quincy ha lavorato.
Comunque, io ho fatto la crema al mascarpone per il Pandoro che mi hanno mandato i miei ed è venuta BUO-NIS-SI-MA. Sono davvero davvero orgogliosa di me.
La nostra cena ha compreso: roasted ham, scalloped potatoes, swiss cheese veggie casserole e rolls with butter. Tutto ovviamente da leccarsi i baffi. Per dessert, il mio Pandoro con la la crema, che è stato estremamente apprezzato. Nel momento in cui ho mandato giù il primo boccone di Pandoro, ho sentito che era davvero Natale ♥
A cena eravamo noi sei, Grandma e le nipoti, e Granny. Grandpa Teddy, il marito di Granny, è arrivato verso le 8 (abbiamo iniziato alle sei meno un quarto) e ha guardato con noi A Christmas Carol del 1938, la versione preferita di Granny.
Dopo il film Michelle mi ha arricciato i capelli, ma non sono durati molto perché ce li ho troppo sottili ._.
Abbiamo concluso con il dovuto Home Alone (noto al grande pubblico come Mamma Ho Perso l'Aereo) ♥
Ieri notte ho dormito sul divano, ed è stata una nottata pessima; non tanto perché il divano fosse scomodo, anzi, ma perché fino alle due c'eè stata la lavastoviglie che andava, e alle sei è arrivato Quincy con Chewie: per prima cosa, hanno acceso tutte le luci, poi Quincy ha svuotato la lavastoviglie, ha pulito la cucina (buttando via i resti dei biscotti e del latte di Santa Claus ._.) e ha fatto partire il maledetto affare un'altra volta. Per concludere, ha acceso l'albero di Natale. Tutto questo alle sei del mattino, sì. Dopodiché il cane è rimasto in giro, e giuro che mi ha fatto prendere degli infarti allucinanti.
(Devo ammetterlo, un po' ci speravo di vedere Babbo Natale spuntare dalla porta sul retro e aggiungere qualche regalo. #machiccazol'hadettocheiohodiciassetteanni.)
Alle otto meno un quarto, come se non bastasse, si sono svegliati Chayce e Eastyn; a parte che hanno fatto un casino della madonna, Eastyn si è letteralmente tuffata su di me e ha passato un quarto d'ora sdraiata sulla mia pancia. Per carità, lei è dolcissima e leggera, però minchia se hai sonno stattene a letto.
(Confession #2: primi istinti omicidi nei confronti di parte della mia hostfamily il giorno di Natale. Buon segno?)
A questo punto si sono svegliati tutti, Michelle ha infornato la sua Christmas breakfast casserole, ed è arrivato il fatidico momento: l'apertura dei regali.
Voi non avete idea di quanti regali ci fossero. Non ho fatto foto perché non avevo voglia sono pessima ma me le faccio passare da Granny ma davvero voi non sapete la quantità di regali.
Comunque, io ho ricevuto:
- iPod nano rosso che si è poi rivelato blu da mamma e papà (ad ottobre, quando i miei li hanno comprati per me e mio fratello e me li hanno spediti entrambi, ho dato per scontato che quello rosso fosse mio e quello blu di Lollo; oggi su Skype vengo a scoprire che in realtà è il contrario. All'inizio mi dispiaceva ma adesso è okay.)
- libro di Giacomo di AldoGiovanni&Giacomo da MammaPapàLollo - sì, ha scritto un libro e il 29 i miei vanno alla presentazione ufficiale a Gressoney.
- cioccolato dal mio amatissimo Olly (vale a dire il mio gatto).
- braccialetto di Saks Fith Avenue da Ceci e i Terranova.
- borsa porta computer e non solo Piquadro dai nonni.
- trousse per la cura delle mani della Samsonite da Lollo.
- collana Mockingjay (May the odds be ever in you favor) e saponetta artigianale a forma di gatto dalla Fra.
- pigiamone di flanella da Michelle.
- laptop case da Quincy e Michelle
- maglione e maglietta a maniche lunghe da Santa Marty
- paletta da 16 ombretti, due blush e due gloss sempre da Santa Marty.
- maglietta e flipflop di DisneyWorld da Granny
- jeans neri da Grandma.
- felpa azzurra termica dallo zio Massimo e dalla zia Stefania.
- felpa dei Jayhawks della Kansas University da Brienna e Raeanne.
Più, ovviamente, la mia stocking, piena di cioccolatini, un pinguino di cioccolato e shampoobalsamosaponetta da DisneyWorld Resort.
Ai regali è seguito Skype con i miei da casa dei Terranova - stavano mangiando da due ore ed erano ancora al cappone.
Dopo Skype, colazione abbondante, The Santa Clause 1,2&3, A Christmas Carol (quello con Jim Carrey), varie partite a Trouble e Connect Four (in cui Michelle mi ha battuto miseramente), spuntini vari fatti da Christmas cookies o rolls con ham avanzato, Kung Fu Panda e un episodio di Doctor Who. Volevo vedere il Christmas Special ma ovviamente non trovavo il telecomando quindi è balzato. Vabbè, lo vedrò domani. Ormai ci ho fatto l'abitudine.

Ora che Natale è passato, mi aspettano quasi due settimane di totale nullafacenza - l'unico homework che ho è finire la cartina dell'Asia, e magari studiare un po' per i Finals che sono la settimana dopo che torniamo a scuola. Vedremo.

Farawell, my fellows.
It is time for bed.

Merry Christmas ♥

Marty

mercoledì 12 dicembre 2012

#13: We are infinite

Lo so.
Due mesi che non aggiorno davvero.
Non volevo. Mi dispiace. So che non basta, ma ci tengo a dirlo.

È che... mi sono resa conto che odio scrivere di ciò che capita a me. Penso che alla gente non interessi. Penso che io non sia interessante. Perché mai dovreste leggere di una ragazza di 17 anni, nerd, imbarazzante/imbarazzata, timida, asociale, sognatrice? La mia vita non è interessante. Cioè, amo stare qui. Mi diverto. Sono sincera. Lo rifarei mille volte, perché so che sembra scontato ma sto imparando così tanto. Su di me, sul mondo.
Solo che ancora non ho trovato il mio posto. Qui sono felice.
Ma non è il mio posto.
Per ora l'unico posto in cui mi sono sentita io è stato New York. Non scontato, di più. Ma è la verità.
Se c'è una cosa che ha questo blog, è la sincerità.
Quando scrivo non mento.
Quindi lo dico.
Non è sempre facile.
Certe volte una vocina nella mia testa mi dice che a casa stavo meglio.
Con le mie amiche, mio fratello, i miei genitori, il mio gatto.
Quella è la voce di una Martina piccola e insicura. Una Martina che si presenta spesso, al mondo.
Ma Martina, quella vera, la zittisce, e le dice che Martina non molla.
Martina resta, perché non le capiterà mai più.

Qua ho trovato una famiglia che mi vuole bene.
Me ne sono resa davvero conto sabato. Me lo hanno dovuto dire due sconosciute per farmelo capire. Ci sono voluti 4 mesi. Ma l'ho capito.
Gli amici... Quelli sono più difficili. La gente con cui esco ora mi piace. Sono simpatici, sono divertenti,  e mi fanno sentire bene. Ma non sono come me. Non sono come la Fra, la Ile, la Cla. E come la Ceci, non ne parliamo. Ma non mi aspettavo di rimpiazzarle. So che comunque troverò quelle persone che mi rimarranno per sempre ne cuore, anche a scuola.

In questi due mesi sono cambiate tante cose e ne sono successe altrettante.
Ho cambiato due classi e il pranzo.
Adesso ho preso Pre-Calculus, alla quarta ora, e Spagnolo è alla sesta. Non pranzo più con Ericka, Haley, Hope, Casey e Annika.
Pranzo con Grace, Leah, Andy, Michael e Alison. Non è la stessa cosa, ma mi dico che è solo il pranzo, e per il secondo semestre parlerò con la mia counselor e le chiederò se c'è un modo di tornare al First Lunch.
C'è stato Halloween.
Ho fatto Trick or Treat con i bambini tre volte, e mi è piaciuto tantissimo.
C'è stato Thanksgiving. Quello di per sé è stata un po' una delusione. Non siamo andati in Missouri, la cena era buona ma mancava lo spirito di stare in famiglia. Le cose però si sono risolte con Black Friday,  probabilmente un giorno che non dimenticherò mai. Ha compreso spese folli, code chilometriche, colazioni a mezzanotte e alcune risate isteriche, ma è stata una giornata memorabile.
Ho spedito i regali di Natale ai miei, mi è arrivato il pacco con tutti i miei regali e mio zio texano mi ha mandato dei Pan di Stelle e un barattolo di Nutella. Tra parentesi, sono venuti a trovarmi, gli zii texani, e mi ha fatto tanto piacere passare la serata con loro.
Ho fatto i tryouts per bowling ma ho fatto schifo.
Mi sono unita allo Ski Club e tra una settimana andiamo a sciare su una collina che non ha nulla a vedere con Gressoney, ma mi dico che è meglio di niente.
Non vedo l'ora che sia Natale.
Lo spirito a dire il vero lo sento a tratti. Quando sono con Michelle in macchina, fuori fa freddo e alla radio c'è Delilah del canale delle Christmas Song, quello è uno dei momenti che mi piacciono di più.
Sabato scorso c'è stata la cena internazionale della CHI, ho fatto i cannoli che certo non erano quelli buoni che mangio a Catania, ma agli americani sono piaciuti ed è questo ciò che mi importa.
Ecco, lì Isa e Sofie, le due ragazze di cui Michelle è coordinatrice, mi hanno fatto capire che questa famiglia mi ama. Detto sopra, ci sono volute due ragazze europee mai viste prima per farmelo capire, ma vabbè.
Ho fatto le Senior & Family Pictures.
Con i Weppini abbiamo litigato, fatto pace, litigato di nuovo e ci siamo resi conto di quanto siamo una famiglia.
Così ora ho tre famiglie. Quella italiana, mamma papà Lollo Oliver, quella americana, Michelle Quincy Chayce Eastyn Chewie, e quella dei Weppini - e qui non metto tutti i nomi perché sono troppi. Che ci crediate o no, tra tre giorni festeggiamo il nostro primo anniversario, e so che sembra patetico ma io lo festeggerò davvero.

Natale lo sento come uno spartiacque, e sento che una volta passato Natale il tempo passerà ancora più velocemente di quanto non stia già facendo.
Non voglio tornare a casa.
Lo so, ho ancora tempo, ma ho l'impressione che i giorni qui mi stiano sfuggendo dalle mani come granelli di sabbia. Solo che non potrò raccoglierli di nuovo. Una volta che saranno caduti dalle fessure tra le mie dita, saranno perduti per sempre. Rimarranno solo ricordi.
Dopo quest'anno, vorrei andare subito all'università. Voglio andare in Inghilterra. Non voglio tornare in Italia. Ma devo. Troppo tardi per saltare la quinta.
Qualche giorno fa mi sono ricordata di quando mia madre mi chiese, all'età di 9-10 anni, se volessi andare a frequentare una boarding school in Inghilterra. Io risposi che non ci sarei andata nemmeno tra cent'anni.
E guardate ora dove sono.
Probabilmente se mi avesse detto che sarebbe stato un po' come andare a Hogwarts ci sarei scappata di corsa.

Adesso è tardi, domani c'è scuola e la sveglia suona presto.
Concludo semplicemente con una quote presa dal film che ho visto stasera, The Perks of Being a Wallflower. Mi è piaciuto da impazzire.
I don't know if I will have the time to write anymore letters because I might be too busy trying to participate. So if this does end up being the last letter I just want you to know that I was in a bad place before I started high school and you helped me. Even if you didn't know what I was talking about or know someone who has gone through it, you made me not feel alone. Because I know there are people who say all these things don't happen. And there are people who forget what it's like to be 16 when they turn 17. I know these will all be stories someday. And our pictures will become old photographs. We'll all become somebody's mom or dad. But right now these moments are not stories. This is happening, I am here and I am looking at her. And she is so beautiful. I can see it. This one moment when you know you're not a sad story. You are alive, and you stand up and see the lights on the buildings and everything that makes you wonder. And you're listening to that song and that drive with the people you love most in this world. And in this moment I swear, we are infinite.

Buongiorno, Italia.
Goodnight, America.

Marty