mercoledì 12 dicembre 2012

#13: We are infinite

Lo so.
Due mesi che non aggiorno davvero.
Non volevo. Mi dispiace. So che non basta, ma ci tengo a dirlo.

È che... mi sono resa conto che odio scrivere di ciò che capita a me. Penso che alla gente non interessi. Penso che io non sia interessante. Perché mai dovreste leggere di una ragazza di 17 anni, nerd, imbarazzante/imbarazzata, timida, asociale, sognatrice? La mia vita non è interessante. Cioè, amo stare qui. Mi diverto. Sono sincera. Lo rifarei mille volte, perché so che sembra scontato ma sto imparando così tanto. Su di me, sul mondo.
Solo che ancora non ho trovato il mio posto. Qui sono felice.
Ma non è il mio posto.
Per ora l'unico posto in cui mi sono sentita io è stato New York. Non scontato, di più. Ma è la verità.
Se c'è una cosa che ha questo blog, è la sincerità.
Quando scrivo non mento.
Quindi lo dico.
Non è sempre facile.
Certe volte una vocina nella mia testa mi dice che a casa stavo meglio.
Con le mie amiche, mio fratello, i miei genitori, il mio gatto.
Quella è la voce di una Martina piccola e insicura. Una Martina che si presenta spesso, al mondo.
Ma Martina, quella vera, la zittisce, e le dice che Martina non molla.
Martina resta, perché non le capiterà mai più.

Qua ho trovato una famiglia che mi vuole bene.
Me ne sono resa davvero conto sabato. Me lo hanno dovuto dire due sconosciute per farmelo capire. Ci sono voluti 4 mesi. Ma l'ho capito.
Gli amici... Quelli sono più difficili. La gente con cui esco ora mi piace. Sono simpatici, sono divertenti,  e mi fanno sentire bene. Ma non sono come me. Non sono come la Fra, la Ile, la Cla. E come la Ceci, non ne parliamo. Ma non mi aspettavo di rimpiazzarle. So che comunque troverò quelle persone che mi rimarranno per sempre ne cuore, anche a scuola.

In questi due mesi sono cambiate tante cose e ne sono successe altrettante.
Ho cambiato due classi e il pranzo.
Adesso ho preso Pre-Calculus, alla quarta ora, e Spagnolo è alla sesta. Non pranzo più con Ericka, Haley, Hope, Casey e Annika.
Pranzo con Grace, Leah, Andy, Michael e Alison. Non è la stessa cosa, ma mi dico che è solo il pranzo, e per il secondo semestre parlerò con la mia counselor e le chiederò se c'è un modo di tornare al First Lunch.
C'è stato Halloween.
Ho fatto Trick or Treat con i bambini tre volte, e mi è piaciuto tantissimo.
C'è stato Thanksgiving. Quello di per sé è stata un po' una delusione. Non siamo andati in Missouri, la cena era buona ma mancava lo spirito di stare in famiglia. Le cose però si sono risolte con Black Friday,  probabilmente un giorno che non dimenticherò mai. Ha compreso spese folli, code chilometriche, colazioni a mezzanotte e alcune risate isteriche, ma è stata una giornata memorabile.
Ho spedito i regali di Natale ai miei, mi è arrivato il pacco con tutti i miei regali e mio zio texano mi ha mandato dei Pan di Stelle e un barattolo di Nutella. Tra parentesi, sono venuti a trovarmi, gli zii texani, e mi ha fatto tanto piacere passare la serata con loro.
Ho fatto i tryouts per bowling ma ho fatto schifo.
Mi sono unita allo Ski Club e tra una settimana andiamo a sciare su una collina che non ha nulla a vedere con Gressoney, ma mi dico che è meglio di niente.
Non vedo l'ora che sia Natale.
Lo spirito a dire il vero lo sento a tratti. Quando sono con Michelle in macchina, fuori fa freddo e alla radio c'è Delilah del canale delle Christmas Song, quello è uno dei momenti che mi piacciono di più.
Sabato scorso c'è stata la cena internazionale della CHI, ho fatto i cannoli che certo non erano quelli buoni che mangio a Catania, ma agli americani sono piaciuti ed è questo ciò che mi importa.
Ecco, lì Isa e Sofie, le due ragazze di cui Michelle è coordinatrice, mi hanno fatto capire che questa famiglia mi ama. Detto sopra, ci sono volute due ragazze europee mai viste prima per farmelo capire, ma vabbè.
Ho fatto le Senior & Family Pictures.
Con i Weppini abbiamo litigato, fatto pace, litigato di nuovo e ci siamo resi conto di quanto siamo una famiglia.
Così ora ho tre famiglie. Quella italiana, mamma papà Lollo Oliver, quella americana, Michelle Quincy Chayce Eastyn Chewie, e quella dei Weppini - e qui non metto tutti i nomi perché sono troppi. Che ci crediate o no, tra tre giorni festeggiamo il nostro primo anniversario, e so che sembra patetico ma io lo festeggerò davvero.

Natale lo sento come uno spartiacque, e sento che una volta passato Natale il tempo passerà ancora più velocemente di quanto non stia già facendo.
Non voglio tornare a casa.
Lo so, ho ancora tempo, ma ho l'impressione che i giorni qui mi stiano sfuggendo dalle mani come granelli di sabbia. Solo che non potrò raccoglierli di nuovo. Una volta che saranno caduti dalle fessure tra le mie dita, saranno perduti per sempre. Rimarranno solo ricordi.
Dopo quest'anno, vorrei andare subito all'università. Voglio andare in Inghilterra. Non voglio tornare in Italia. Ma devo. Troppo tardi per saltare la quinta.
Qualche giorno fa mi sono ricordata di quando mia madre mi chiese, all'età di 9-10 anni, se volessi andare a frequentare una boarding school in Inghilterra. Io risposi che non ci sarei andata nemmeno tra cent'anni.
E guardate ora dove sono.
Probabilmente se mi avesse detto che sarebbe stato un po' come andare a Hogwarts ci sarei scappata di corsa.

Adesso è tardi, domani c'è scuola e la sveglia suona presto.
Concludo semplicemente con una quote presa dal film che ho visto stasera, The Perks of Being a Wallflower. Mi è piaciuto da impazzire.
I don't know if I will have the time to write anymore letters because I might be too busy trying to participate. So if this does end up being the last letter I just want you to know that I was in a bad place before I started high school and you helped me. Even if you didn't know what I was talking about or know someone who has gone through it, you made me not feel alone. Because I know there are people who say all these things don't happen. And there are people who forget what it's like to be 16 when they turn 17. I know these will all be stories someday. And our pictures will become old photographs. We'll all become somebody's mom or dad. But right now these moments are not stories. This is happening, I am here and I am looking at her. And she is so beautiful. I can see it. This one moment when you know you're not a sad story. You are alive, and you stand up and see the lights on the buildings and everything that makes you wonder. And you're listening to that song and that drive with the people you love most in this world. And in this moment I swear, we are infinite.

Buongiorno, Italia.
Goodnight, America.

Marty

2 commenti:

  1. Awww Marty... Vedi? Alla fine non era necessario scrivere un poema, basta una cosa così, quando hai tempo! Non c'è bisogno che tu scriva tanto, tanto alla fine questo blog non sarà mai come un vero diario, e solo per il semplice fatto che è pubblico, e quindi blocca la tua voglia di esprimerti liberamente.
    Comunque, un po' ti capisco, anche se la mia esperienza è stata decisamente più corta... Quando senti il tempo che scorre e se ne va e tu ti ritrovi a pensare che hai buttato via quei minuti, forse perché non hai saputo sfruttarli, forse perché semplicemente vorresti che tutto si potesse fare da capo e bloccare nei momenti migliori. Finché non trovi il modo di goderti tutto. Finché non trovi cosa vuoi e chi sei veramente... Allora forse, anche se il tempo scorrerà comunque troppo velocemente perché si possa dire di averlo sfruttato appieno, potrai almeno pensare di averlo usato al meglio delle tue capacità. Non ti preoccupare, prima o poi troverai chi sei... Credo che su questo tu sia decisamente più avanti di me: guardati, hai le idee e chiare e non ti abbatti davanti alle difficoltà, che cosa vuoi ancora?

    Per la frase: bellissima... E quel libro m'ispira una casino, ho decisamente intenzione di leggerlo!

    P.S.: ho visto le esercitazione e gli argomenti riguardanti lo IELTS... Terribile, infattibile, impensabile. D:

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  2. Per Perks guardati il film, se il libro non riuscirai a leggerlo per un po'... io ce l'ho in attesa e volevo leggerlo prima di vedere il film, ma ieri mi si è presentato in home e non ho resistito :) Appena finisco The Son of Neptune, The Help e The Mark of Athena, mi tuffo su The Perks :D

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